martedì 11 settembre 2012

gli angeli correranno gioiosi sotto il cielo per liberare gli eletti che credettero in me, lieti che sia giunta la distruzione del mondo". (APOCALISSE DI TOMMASO)

Si conosce poco della storia dell’Apocalisse di Tommaso, il solo riferimento ad essa negli scritti antichi sembra una singola citazione di Girolamo. Ne esistono due versioni in latino, una corta ed una lunga, quest'ultima è uno sviluppo dell’altra. Il testo parla di un re, «amante della legge», con due figli i cui nomi cominciano con la A e la H, ed è proprio il riferimento all’alfabeto latino che, con molta probabilità indica che questa fosse la lingua di composizione. Il testo, in particolare quello più lungo, fa largo uso di profezie metaforiche simili all’Apocalisse canonica di Giovanni. Entrambi i testi sostengono che la distruzione della terra e la risurrezione dei morti avverrà all’ultimo dei sette giorni. Proprio come il vangelo di Tommaso o il libro di Tommaso alcune immagini presenti nell’opera possono essere considerate gnostiche. L' Apocalisse di Tommaso è anche detta la Visione di Tommaso ed il testo apocrifo è comunque attribuito senza fondamento all'opera dell'apostolo Tommaso, soprattutto perchè la sua composizione risale ad un periodo troppo lontano dall'apostolo e cioè a non più tardi del sec.V in ambiente manicheo, ed anche perchè le tematiche apocalittiche, secondo il vangelo di Tommaso, risultano inesistenti all'apostolo o a chi scrive per lui.
"Ascolta, Tomaso! Io sono il Figlio di Dio Padre e io sono il padre di tutti gli spiriti. Ascolta da me i segni che verranno alla fine di questo mondo, quando giungerà a compimento la fine del mondo, e prima che gli eletti escano dal mondo. Ti manifesterò apertamente ciò che accadrà agli uomini; ma quando avverrà i prìncipi degli angeli non lo sanno essendo loro nascosto. Allora nel mondo vi saranno divisioni tra re e re, in tutta la terra vi sarà una grande fame, una grande pestilenza, e molte angustie; tutti i figli degli uomini saranno presi schiavi (e condotti) tra tutte le genti e cadranno a fil di spada. Poi, all'avvicinarsi dell'ultima ora, per sette giorni appariranno grandi segni nel cielo e saranno scosse le potenze celesti. [2] Nel primo giorno si avrà l'inizio. Alla terza ora del giorno si udrà nel firmamento del cielo una voce grande e forte, una nube sanguigna salirà da Settentrione, accompagnata da grandi tuoni e lampi possenti, coprirà tutto il cielo, e scenderà su tutta la terra una pioggia di sangue. Questi sono i segni del primo giorno. Nel secondo giorno si udrà una gran voce nel firmamento del cielo: la terra sarà scossa dal suo luogo, nel firmamento del cielo, a Oriente si spalancheranno le porte del cielo, dalle porte del cielo scaturirà una grande quantità di fumo e di fuoco, e coprirà tutto il cielo fino al mattino. In quel giorno nel mondo vi saranno timori e spaventi grandi. Questi sono i segni del secondo giorno. Nel terzo giorno, verso l'ora terza, s'udrà in cielo una gran voce: dai quattro angoli del mondo muggiranno gli abissi della terra, si apriranno i pinnacoli del firmamento del cielo, tutta l'atmosfera si riempirà di colonne di fumo, vi sarà un disgustoso puzzo di zolfo fino all'ora decima, e gli uomini esclameranno: "E' ormai vicina la fine e la nostra rovina". Questi sono i segni del terzo giorno. Nel quarto giorno, alla prima ora, l'abisso inizierà a liquefarsi e a muggire a cominciare dalla terra orientale, e la forza del terremoto scuoterà tutta la terra. In quel giorno, sotto la forza del terremoto, cadranno gli ornamenti delle genti e tutti gli edifici della terra. Questi sono i segni del quarto giorno. ti e si poseranno sui loro sepolcri; nel dodicesimo giorno le stelle cadranno, nel tredicesimo giorno i vivi morranno per risorgere con i morti; nel quattordicesimo giorno bruceranno il cielo e la terra; nel quindicesimo giorno tutti risorgeranno per il giudizio e vi sarà un cielo nuovo e una terra nuova". Nel quinto giorno, all'ora sesta, si udranno improvvisamente in cielo grandi tuoni: le forze della luce vacilleranno, la ruota del sole sarà velata, e sul mondo si stenderanno grandi tenebre fino al mattino: l'atmosfera sarà triste, senza sole e senza luna, cesserà il servizio delle stelle; in quel giorno tutte le genti appariranno come (se fossero) vestite di sacco, e disprezzeranno la vita di questo mondo. Questi sono i segni del quinto giorno. [3] Nel sesto giorno, all'ora quarta, si udrà in cielo una gran voce, il firmamento del cielo sarà diviso da Oriente a Occidente, gli angeli dei cieli guarderanno sulla terra attraverso le aperture dei cieli, e tutti gli uomini che si trovano sulla terra vedranno l'esercito degli angeli guardare dal cielo. Allora tutti gli uomini fuggiranno nei sepolcri, si nasconderanno alla faccia degli angeli giusti, dicendo: "Volesse il cielo che si aprisse la terra e ci divorasse! Accadono, infatti, cose che dalla creazione del mondo non avvennero mai". Allora mi vedranno venire dall'alto nella luce del Padre mio con la potenza e l'onore degli angeli santi. Con il mio avvento sarà eliminata la barriera ignea del paradiso; il paradiso è, infatti, cinto di fuoco. E' questo il fuoco perpetuo che divora l'orbe terrestre e tutti gli elementi del mondo. Allora gli spiriti e le anime dei giusti usciranno dal paradiso, andranno in ogni paese, ognuno si recherà al luogo ove fu deposto il suo corpo: ognuno di loro dirà: "Qui fu deposto il mio corpo". Al suono della grande voce di quegli spiriti, un terremoto scuoterà tutto l'orbe terrestre e in forza di questo terremoto si fenderanno dal basso in alto le montagne e le rocce. Allora lo spirito di ognuno se ne ritornerà nel suo vaso, e risorgeranno i corpi dei santi che si erano addormentati. Allora i loro corpi assumeranno l'immagine, la somiglianza e lo splendore degli angeli santi, e la potenza dell'immagine del mio Padre santo; allora indosseranno le vesti della vita eterna dalla nube splendente che mai fu vista in questo mondo. E, infatti, una nube discesa dalla parte superiore del regno dei cieli per opera del Padre mio, e questa nube avvolgerà nel suo splendore tutti gli spiriti che credettero in me. Allora saranno vestiti e trasportati per mano dagli angeli santi, come vi ho già detto. Poi saranno sollevati nell'atmosfera, nella nube splendente e, lieti, verranno con me nei cieli, e resteranno nello splendore e nella gloria del Padre mio. Sarà per loro una grande gioia davanti al Padre mio e davanti agli angeli santi. Questi sono i segni del sesto giorno. [4] Nel settimo giorno, all'ora ottava, si udranno voci nei quattro angoli del cielo: tutta l'atmosfera sarà mossa e ripiena di angeli santi i quali lotteranno tra loro per tutto il giorno; in quel giorno i miei eletti saranno ricercati dagli angeli santi (e salvati) dalla distruzione del mondo. Allora tutti gli uomini vedranno che è giunta l'ora della loro distruzione. Questi sono i segni del settimo giorno. Passeranno così sette giorni. Nell'ottavo giorno, all'ora sesta, si udrà venire dall'Oriente una voce dolce e soave. Allora si manifesterà quell'angelo che ha autorità sugli angeli santi: andranno con lui tutti gli angeli seduti sui carri di nubi del mio Padre santo; correranno gioiosi nell'atmosfera sotto il cielo per liberare gli eletti che credettero in me, lieti che sia giunta la distruzione del mondo". Sono terminate le parole del Salvatore a Tomaso sulla fine di questo mondo.

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