giovedì 13 settembre 2012

TOMMASO: L'APOSTOLO SCOMODO

Fra gli evangelisti solo Giovanni ricorda l'apostolo Tommaso, il suo nome in aramaico vuol dire "gemello", e lo stesso significa Didimo in greco. Nulla ci viene detto della sua origine, della sua vita e delle circostanze della sua vocazione. Nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca, Tommaso viene menzionato solo nelle liste del gruppo più vicino a Gesù, quello dei 12 apostoli, e sempre nella parte centrale di tali elenchi, con Filippo, Bartolomeo e Matteo, ma come dicevo solo il Vangelo di Giovanni riporta diversi episodi durante il ministero di Gesù, nei quali Tommaso svolge un ruolo importante. Come mai viene raccontato soltanto nel vangelo di Giovanni? non è facile dare una risposta a questa domanda, per farlo possiamo solo analizzare il quarto vangelo per tentare di capire cosa e perchè Giovanni vuole raccontarci di Tommaso. Il vangelo di Giovanni a differenza degli altri tre vangeli sinottici è definito da sempre il più esoterico, ovvero quello che a differenza degli altri, in maniera esplicita e non, parla di Gesù in maniera più profonda, rappresentandolo spesso come una figura universale e primordiale, non a caso Origene di Alessandria d'Egitto per le sue caratteristiche lo distinse dai tre vangeli sinottici, riferendosi al quarto vangelo chiamandolo "il fiore dei vangeli". Proprio perché questo vangelo mostra numerose differenze e non solo stilistiche, rispetto ai primi tre, e per questo fu molto apprezzato anche negli ambienti gnostici. Non è un caso quindi che il primo commentatore del vangelo di Giovanni fu proprio un rappresentante del cristianesimo gnostico: Eracleone. Il vangelo di giovanni pare che abbia subito varie manomissioni o per lo meno varie aggiunte nei secoli, una delle tesi sulla sua stesura sostiene addirittura che il quarto vangelo abbia una nascita gnostica, e che solo in seguito sia stato trasformato in un vangelo di sola appartenenza Cristiana, ma la tesi più inquietante, ed a sua volta e confermata da molti studiosi, sostiene che invece, il vangelo di giovanni, sia nato all'interno della scuola giovannea, la quale ancora conviveva pacificamente con lo gnosticismo, tanto da usarne il linguaggio ed a volte le tematiche, ma che comunque intendeva, con la stesura di questo nuovo vangelo, polemizzare e quindi sminuire molti testi gnostici e soprattutto quelli di Tommaso che teologicamente e politicamente non si prestava a quella che stava diventando la "grande chiesa ". Infatti nel vangelo di giovanni (Gv 20,24/28) vi è una evidente polemica verso gli gnostici che usavano il Vangelo di Tomaso e che negavano la risurrezione corporea di Cristo, cosi' come vi è una lampante intenzione di agevolare la nascita di un più solido, indistruttibile e assoluto potere della chiesa, andando proprio contro quegli gnostici che meno erano interessati alla formazione di caste sacerdotali, infatti, uno degli obbiettivi del vangelo di Giovanni, sarà proprio nel nominare, tramite la parola di Gesù, le figure degli apostoli e quindi dei loro successori( vescovi, etc,etc) come gli unici uomini in terra capaci di rimettere l'uomo dai propri peccati(scritto in Gv 20,22/23), unici in grado di poter giudicare e salvare l'anima, dando cosi'alla casta sacerdotale un potere enorme su tutti i fedeli cristiani ed istituendo cosi una nascente chiesa che avrà quei poteri politici, economici e morali che con il tempo diventeranno sempre più perversi (vedi l'inquisizione). Quindi Tommaso, come molti gnostici, è scomodo, soprattutto lui è l'apostolo più onesto, quello che non terrorizza gli uomini con un giudizio universale, nel suo vangelo non vuole che tu sia cristiano solo per assicurarti un posto futuro nell'eden, ma ti chiede di guardarti dentro e soprattutto di conoscere il tuo passato poichè fa parte del tuo presente e quindi del tuo futuro, lui ti dice che il regno dei cieli e qui, Tommaso si fa beffe dell’idea di un regno apocalittico che compare dai cieli poichè il regno è già con noi, il famoso giardino dell'eden è dentro di noi, per ritrovarlo bisogna recuperare il bimbo che è in noi, bisogna solo ritrovare il nostro lato androgino perduto, fondendo il maschile con il femminile tramite l'ascetismo(vedi vangelo di Tommaso). Tommaso non ricatta nessuno e soprattutto non vuole essere al di sopra di nessuno, egli ti dice che per salvarti dai tuoi peccati non servirà lui, ma tu, infatti sarai solo tu che cercando la purezza troverai Dio, lui ti indicherà la strada e tu, se vorrai, dovrai fare da solo tutto il resto, se non lo farai la pena sarà di rimanere ignorante di te stesso e quindi costretto a rimanere nella sfera terrena senza avere conosciuto Dio. La purezza di Tommaso non è adatta a formare una chiesa potente, assoluta e prepotente, per questo credo molto nell'ipotesi che sia stato eliminato, svilito e falsificato, anche perchè non mi potrei mai spiegare come mai il suo vangelo che, a quanto pare, è molto più antico di quasi tutti quelli canonici e che aveva un numero infinito di seguaci, venne messo al bando e giudicato eretico, qualcuno sostiene che venne neutralizzato perchè ha delle tematiche troppo gnostiche, allora io mi chiedo come mai il vangelo di Giovanni che di tematiche gnostiche nel contiene abbastanza non è stato anche questo messo al bando?. Nel vangelo di Giovanni, Tommaso, compare per la prima volta nell'episodio della resurrezione di Lazzaro dove vi è Gesù che si appresta ad andare a Betania in Giudea, poiché sa che Lazzaro è morto e non ostante sia sconsigliato dai suoi intimi Gesù vuol andare per dare un segno , affinché tutti credano, allora Tommaso esclama: "Andiamo anche noi a morire con lui!" . Tommaso prende la parola anche durante l'ultima cena (Giovanni 14,5 ). Gesù assicura i discepoli che sanno cosa sta per fare, ma Tommaso protesta dicendo che non ne sanno niente, al che Gesù risponde a lui e a Filippo esponendo nel dettaglio i suoi rapporti con il Padre. Ma l'episodio per cui Tommaso è ricordato nei secoli, come figura proverbiale, si legge nel capitolo 20. Gesù risorto compare agli Apostoli, e si fa riconoscere. Tommaso, che in quell'occasione non c'era, non crede alla loro testimonianza, e dice di voler vedere e toccare le ferite. Otto giorni dopo Gesù ricompare, e questa volta Tommaso è presente; Gesù lo invita a mettere la mano nella ferita nel costato, e Tommaso lo riconosce come Dio. Secondo la chiesa l'insegnamento che ne ricaviamo è espresso nel rimprovero che Gesù fa a Tommaso: "perché hai veduto, Tommaso, tu hai creduto, beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv 20,29). In parole povere la Fede non chiede prove, altrimenti diviene conoscenza, il rimprovero a Tommaso, il Signore lo rivolge a tutti coloro che chiedono segni per credere e non hanno fiducia nella Parola di Dio. L'esempio di Fede non è quello di Tommaso, ma quello di Abramo, che obbedisce senza opposizione a Dio. Per questo Tommaso diverrà il simbolo dell'incredulità umana nei riguardi di Dio. Quindi da Giovanni in poi la conoscenza diventa peccato, il suo intento pare proprio quello di svilire e combattere chiunque osi frapporre fra l'uomo e Gesù ogni bisogno di ricerca della verità che invece è tanto caro agli gnostici. Il Gesù di Giovanni vuole rendere appositamente Tommaso l'apostolo dell'incredulità che comunque conferma la risurrezione di Cristo, egli è come se volesse dire a Tommaso di fermare quella voglia gnostica di conoscenza dell'uomo per giungere alla salvezza ma semplicemente di accettare con fiducia e senza indugio le parole che lui gli sta dicendo. Secondo la tradizione, Tommaso si recò a evangelizzare la Siria, poi la città di Edessa e poi fondò la comunità cristiana di Babilonia. Successivamente si spinse fino all'India sud-occidentale, che raggiunse via mare, nell'anno 52. Dopo iniziò la sua predicazione nella città portuale di Muziris, dove viveva una fiorente colonia ebraica che converti' al cristianesimo cosi' come molti indiani. La tradizione riferisce che le città del Kerala in cui San Tommaso fondò una comunità cristiana furono: Malankara Dam, Kottaikkavu, Niranam, Kollam e Kothamangalam. Secondo la tradizione, Tommaso morì poi a Mylapore, sulla costa del Coromandel, nell'India sudorientale. Negli Atti di Tommaso, testo gnostico del III secolo, si racconta che l'apostolo fu ucciso trafitto da una lancia, per ordine del re Misdaeus (Vasudeva I) il 3 luglio dell'anno 72. Sotto il nome di Vangelo di Tommaso sono indicati tre vangeli apocrifi anche se la quasi totalità degli studiosi ritiene la dichiarazione falsa (pseudoepigrafa). il Vangelo dell'infanzia di Tommaso (o Vangelo dello Pseudo-Tommaso), dedicato all'infanzia di Gesù. il Vangelo di Tommaso o Vangelo secondo Tommaso o Quinto Vangelo,che è il più importante ed è una raccolta di detti di Gesù, il Libro di Tommaso il Contendente o l'Atleta, che conterrebbe una rivelazione segreta di Gesù risorto all'apostolo. È inoltre apocrifa l'Apocalisse di Tommaso. post correlato: VI PRESENTO IL MIO LIBRO-BLOG DMCA.com AVVERTENZA il contenuto di questo blog è proprietà privata i testi non possono essere ripubblicati né usati per alcuno scopo senza il consenso dell'autore

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